Color Correction e Color Grading: workflow, software e tips

Dopo aver completato il montaggio di un video attraverso l’utilizzo di software specifici quali Premiere Pro Final Cut Pro X Davinci Resolve è giunto il momento della color correction e infine del color grading.

Prima di iniziare con questo articolo ci teniamo a informarvi che qualche settimana fa abbiamo realizzato un blog post dedicato alla differenza tra color correction e color grading . Se vi state approcciando da poco tempo a questo mondo vi consigliamo vivamente di leggere prima quell’articolo e successivamente tornare qui per approfondire l’argomento.

La registrazione dell’immagine

Partendo da una registrazione digitale del filmato, selezionate con attenzione i profili di colore della fotocamera, agendo su bilanciamento del bianco, saturazione e contrasto. Le tecniche possono spaziare dall’utilizzo del profilo piatto, chiamato profilo Log alla riduzione di contrasto per avere maggiori possibilità di color grading al momento dell’editing.

Color Grading

COME FARE COLOR CORRECTION SEGUENDO UN WORKFLOW ORDINATO

Come ci si approccia al processo di Color Correction per lavorare da professionista?

Il fattore più importante da adottare fin da subito al momento dell’editing è avere un workflow ben ordinato.

Fatta questa breve ma doverose premessa… partiamo!

1. Correggete gli errori di base

In questa fase agite sui colori primari e sistemate gli eventuali errori commessi in fase di ripresa quali:

  • Correggere l’esposizione

  • Aggiustare il contrasto

  • Bilanciare il colore

  • Regolare la saturazione

  • Sistemare la temperatura colore e la tinta

2. Correggete i colori secondari

Una volta terminata la correzione di base e dei colori primari, aggiustate i colori secondari. Andate cioè ad aggiustare i singoli colori del vostro video agendo sulle curve.

3. Mettete in risalto il soggetto

Sulla base della composizione cinematografica, ogni scena deve avere un soggetto dominante. Assicuratevi che questo sia messo ben in risalto all’interno della vostra clip.

4. Effettuate il Color matching

A questo punto passate al color matching, ossia quel processo in cui andate ad uniformare il colore di tutte le clip, specie quelle girate con videocamere diverse. È importante che non si notino differenze di colore tra una clip e l’altra.

PROGRAMMI PER COLOR CORRECTION VIDEO

Ora che vi abbiamo spiegato il nostro workflow consigliato per effettuare la color correction è giunta l’ora di prendere dimestichezza con i più popolari programmi di editing e correzione colore. Stiamo parlando di programmi utilissimi per comprendere e sperimentare la classificazione dei colori per effettuare un color grading professionale attraverso l’uso degli scopes.

Prima di iniziare però è molto importante osservare eventuali errori di calibrazione del monitor. Controllate nelle impostazioni del display del vostro computer.

Bene, si incomincia!

DAVINCI RESOLVE

Il miglior software per la Color Correction è senza dubbio DaVinci Resolve Noi della Travel Film School abbiamo pensato a un corso completo incentrato proprio su questo argomento che vi consigliamo di seguire se volete approfondire queste tecniche con il nostro Massimiliano Manzo.

Per scaricare DaVinci Resolve sul vostro computer vi basterà andare sul sito della Black Magic. Ne esistono due versioni: una gratuita e una a pagamento che contiene delle funzionalità in più per l’organizzazione della color su grosse produzioni.

Tutti i software che vi citeremo, ma in particolare Resolve, usano il vectorscope per identificare le tonalità presenti e il loro grado di saturazione. Davinci lo fa tramite una linea che unisce i punti di giallo e rosso dove dovrete lavorare con accuratezza per la modifica del colore. DaVinci Resolve aiuta a ottenere risultati realistici e coerenti ottenendo emozioni e pathos senza snaturare il risultato finale.

ADOBE PREMIERE PRO

Un altro software con un’ottima sezione per la color correction è Adobe Premiere Pro. Nelle ultime versioni Adobe ha aggiunto uno spazio dedicato alla correzione del colore. Tuttavia, specie se siete agli inizi, potrebbe essere che Premiere risulti un po’ meno comodo e intuitivo rispetto a Davinci Resolve, ma potrete comunqueottenere degli ottimi risultati.

FINAL CUT PRO X

Final Cut Pro X offre un pannello che permette di realizzare un’ottima Color Correction aiutandovi a migliorare l’estetica dei vostri filmati con un aspetto finale che li valorizza a 360 gradi. Questo software presenta qualche impostazione in meno rispetto a Resolve e Premiere ma è assolutamente valido, perciò vi consigliamo di prenderci dimestichezza. 

Esistono poi vari plug-in e software esterni dedicati alla Color Correction, come per esempio Looks della Red Giant. Sono strumenti che funzionano, ma offrono minori possibilità rispetto ai programmi sopracitati. Noi crediamo che sia meglio imparare a gestire la Color Correction su Resolve, Premiere o Final Cut piuttosto che appoggiarsi a componenti esterni.

TIPS PER FARE AL MEGLIO COLOR GRADING

Terminate tutte le correzioni colore è il momento di dare spazio alla vostra creatività: trovate il vostro look e date un’impronta unica e distintiva al filmato. Il Color Grading è un’arte a tutti gli effetti. Tramite l’utilizzo dei colori possiamo,infatti, comunicare emozioni, sensazioni e stati d’animo.

Come si effettua il color grading?

Vediamo quali sono gli elementi per comprendere l’arte del color grading e farlo al meglio.

LA NATURALITÀ

La prima cosa che dovete sapere per applicare questa tecnica riguarda la naturalità del risultato che, come abbiamo anticipato nella parte 1 di questo articolo , non deve essere troppo alterata. Ovviamente il grado di applicazione di gradazione di colore deve essere coerente con il vostro stile di montaggio e con il livello di sensazioni che desiderate trasmettere. Tuttavia, gli eccessi potrebbero causare l’effetto opposto, snaturando l’immagine e azzerando l’emotività del girato.
È molto importante saper dosare pathos, colore e intervento digitale con una eccellente maestria che si acquisisce solamente con pazienza, formazione e tanta pratica.

LA PSICOLOGIA DEI COLORI: COS’È E COME CI INFLUENZA

In particolare, attraverso l’utilizzo del Color Grading, un colorist può:

  • Creare un mood/stato d’animo

Mentre il rosso è associato a sentimenti come amore, passione, violenza e pericolo, l’arancione è collegato a calore, socievolezza, amicizia e giovinezza; abbiamo poi il giallo per suggerire concetti come la follia, la malattia, l’insicurezza; mentre azzurro e viola sono rispettivamente i colori della calma, dell’isolamento, del distacco il primo, e della fantasia, dell’erotismo e dell’illusorietà.

  • Suggerire o enfatizzare un momento della giornata

Accendere i colori di un’alba o di un tramonto, trasformare il giorno in uno scenario notturno, una scena girata in tarda mattinata in un tramonto.

  • Suggerire una location

Le scene che si svolgono in interni di uffici o ospedali hanno una dominante verde; una dominante arancio può far intendere allo spettatore che ci troviamo in un’afosa città messicana o in California; mentre, il blu suggerisce un’ambientazione più nordica, come New York o l’Alaska.

Al tempo stesso occorre essere un grande conoscitore dei colori e delle emozioni a cui fanno riferimento. Dovete sapere che ognuno di essi racconta una storia e suscita precise emozioni nello spettatore. Chi guarda il vostro video non dovrà accorgersi delle modifiche apportate e dovrà solamente provare le emozioni che vorrete suscitare (paura, tensione, felicità, commozione e così via).

A tale proposito la tabella qui sotto potrà esservi utile per una più dettagliata conoscenza della psicologia dei colori e di cosa essi possono suscitare nella psiche umana.

Il Color Grading nel cinema

LE LUT

Ultimo, ma non per importanza, durante il color grading potreste aver bisogno delle LUT, acronimo di look-up table. Cos’è? Si tratta dell’indicazione matematica dei valori RGB su cui potrete intervenire per modificare luminosità e tonalità al vostro filmato.

A tale proposito potrete selezionare una LUT tecnica per ottenere immagini piatte, con basso contrasto, mentre quello di normalizzazione permetterà di convertire le immagini in modo opposto, ovvero con alto contrasto e saturazione. Infine, optando per una LUT creativa otterrete specifici effetti di colore.

Bene, siamo arrivati alla fine di questo articolo. Come sempre, speriamo vi possa essere stato utile per approfondire un po’ questo vasto mondo. Non dimenticate che il video editing e la caratterizzazione delle immagini ritoccate fa parte di quelle capacità che si devono esercitare nel tempo e che, tramite l’occhio di un editor esperto e l’utilizzo di ottimi software, è in grado di veicolare e suscitare emozioni uniche.

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