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Montaggio digitale: cos’è, caratteristiche e software principali per farlo

Il montaggio digitale è la tecnologia di montaggio audiovisivo e multimediale tradizionalmente usata in campo cinematografico. Si tratta di una tecnologia che prende il nome di montaggio video digitale o, in inglese, di non-linear video editing ed è abbreviato con la sigla NLE.

Si può affermare che il montaggio digitale è un sistema di lavoro che consiste in device, software, apparati di ascolto, memorie e dispositivi di input e output. La loro combinazione dà vita al prodotto video fruibile in diversi formati e richiede conoscenze teoriche, tecniche e creative, nonché competenze per l’uso di software e tecniche di montaggio. A tal proposito vi consigliamo, se non l’avete già fatto, di dare un’occhiata ai nostri corsi professionali di montaggio tenuti dal nostro Video Editor, Massimiliano Manzo.

Lo scopo di questo articolo è spiegare i fondamenti e gli strumenti necessari del montaggio digitale attraverso la trattazione del flusso di lavoro che caratterizza questa tecnologia.

Iniziamo subito!

Montaggio digitale vs montaggio analogico

Prima del montaggio digitale si parlava per lo più di montaggio analogico per cui ne vedremo le sostanziali differenze. C’è da considerare che il montaggio digitale ha offerto una notevole semplificazione del lavoro in termini di uso degli originali e dei media, detti anche asset.

SI parla di montaggio non lineare in quanto il lavoro si svolge in parallelo e non in verticalità lineare. Questo significa che non si lavora sul media acquisito ma sulle copie digitali di quest’ultimo e sulla rappresentazione virtuale in tempo reale.

Questo tipo di montaggio è definito anche non distruttivo poirché non modifica i media utilizzati, ma li usa in copia, a differenza del montaggio distruttivo che asporta e aggiunge fotogrammi ad una pellicola.

Nel gergo si parlerà anche di accesso diretto ai media dato che il montaggio avviene in una sequenza sempre visibile scorrendo la timeline e posizionandosi sul fotogramma desiderato. In questo modo è possibile agevolarne la modifica e la consultazione.

Quindi, la caratteristica fondante del montaggio digitale, è la cosiddetta virtualità del lavoro che viene memorizzate sul device e su cui si può intervenire in qualsiasi momento.

Al contrario, il montaggio analogico veniva effettuato in maniera lineare e, quindi, sequenziale. L’inquadratura A era necessariamente seguita dall’inquadratura B, C e così via fino alla fine dell’opera. Se perciò alla fine del processo era necessario cambiare una sequenza inserendo tecniche o inquadrature ulteriori, questo era possibile soltanto ricominciando da capo l’intero processo!

A tale proposito si provvedeva a elaborare una copia del lavoro svolto fino al punto da modificare per poi unire la restante parte. Si risparmiava molto tempo procedendo in questo modo, ma il master si deteriorava per ogni copia realizzata e, quindi, la qualità tendeva gradualmente a diminuire.

Caratteristiche e fasi del montaggio digitale

Il montaggio digitale avviene per fasi che vengono spesso definite in un flusso ben preciso di lavoro.

Potremmo suddividere il processo di montaggio digitale in 3 macro fasi:

1. Fase di acquisizione

2. Fase di montaggio

3. Fase di rielaborazione grafica

Andiamo ora ad analizzarle una ad una più nel dettaglio.

Montaggio digitale: la fase di acquisizione

La prima fase è l’acquisizione del materiale, ovvero dei file audio e video che si devono montare e che vengono importati sull’hard disk. Questa operazione è anche definita cattura ma non comporta alcuna diminuzione di qualità dei file. Per la fase di acquisizione è importante conoscere dimensioni e tipologie di file perché hardware e software devono poter lavorare senza sovraccarichi in presenza di una notevole quantità di dati. È per questo che vengono utilizzati i lossy codecche servono ad acquisire le fonti con codifiche apposite per evitare questa evenienza.

Montaggio digitale: la fase di montaggio del video

Successivamente si passa al montaggio vero e proprio tramite l’utilizzo di un software dedicato che sia in grado di gestire e assemblare, con varie tecniche, i file audio e video acquisiti. Il montaggio digitale, come abbiamo detto in precedenza, può essere editato un numero infinito di volte proprio perché non agisce sugli originali ma su delle copie di questi ultimi.

In questa fase si userà la linea temporale o timeline che consiste nella sequenza di immagini, suoni ed effetti che vanno a comporre il risultato finale. Tutti gli elementi della timeline aggiunti nel montaggio restano indipendenti tra loro per cui si possono editare e spostare senza perdere di qualità e per un numero infinito di volte, variando il prodotto finale a piacimento.

Montaggio digitale: la fase di rielaborazione (rendering)

Una volta terminata la fase di montaggio ed aver controllato che il risultato finale sia a posto, si giungerà infine alla rielaborazione grafica del video, ovvero al rendering. Quest’ultima fase è obbligatoria, in quanto serve a conservare le caratteristiche del prodotto realizzato in un formato unitario. A seconda della dimensione del video finale e di altri fattori, la durata della fase di rendering ed esportazione finale possono richiedere molto tempo.

Software per il montaggio digitale

Va precisato che, ad oggi, le tecnologie in ambito di editing video sono così evolute da aver dato vita a un’infinità di app e software che consentono di assemblare file video e audio anche dallo smartphone con interfacce estremamente intuitive e di facile utilizzo. Una di queste è TikTok che, per la sua incredibile semplicità, ha sbarcato portando miliardi di persone ad utilizzare la piattaforma per intrattenimento e monetizzazione. Questa però è un’altra storia.

In ambito professionale, tuttavia, gli strumenti da utilizzare sono decisamente più complessi e, quindi, è difficile fare pratica imparando da soli, sebbene non si tratti di un’impresa impossibile.

In quest’ultima parte dell’articolo vediamo quali sono i migliori software per il montaggio digitale ad uso professionale che tutti gli aspiranti professionisti del settore dovrebbero saper padroneggiare.

Adobe Premiere Pro

Il primo della lista è Adobe Premiere Pro, un software di montaggio video in tempo reale e costituito dalla timeline a scorrimento di cui abbiamo parlato poco sopra. È un prodotto distribuito da Adobe attraverso la raccolta professionale di Creative Cloud. Questo software professionale è collegato ad una serie di suite e applicazioni per l’elaborazione di video e audio di grande pregio.

Final Cut Pro X

FinalCut Pro X è uno dei migliori software per l’editing e per il montaggio digitale di video ma è un prodotto Apple e, quindi, può essere utilizzato solo da chi possiede device MAC. Questo programma consente di montare, editare e modificare file video, audio e fotografici creando progetti professionali dalla resa qualitativa davvero elevata. Tra le funzioni menzioniamo il montaggio intuitivo, la gestione dell’audio con modifiche, la possibilità di effettuare animazioni e ritocchi sul colore, sulla durata e sulla velocità di riproduzione del filmato. Inoltre consente di lavorare con riprese multi-camera, e quindi offre la possibilità di sincronizzare e montare video provenienti da diverse sorgenti di registrazione.

Davinci Resolve

DaVinciResolve è un software davvero interessante per il montaggio video che tutti gli aspiranti professionisti dovrebbero saper utilizzare. Si tratta di un software rilasciato dalla Blackmagic Design, l’azienda leader sul mercato degli strumenti di correzione del colore. Oggi è largamente impiegato anche per il montaggio e la post-produzione di video a audio.

Come avrete notato, per ogni software elencato abbiamo abbinato un link di collegamento. Ognuno di questi porta al rispettivo corso professionale da noi realizzato grazie all’esperienza ed experise del nostro socio, Massimiliano Mnazo.

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