Hidden Mediterranean – Alla scoperta dei luoghi segreti del Mediterraneo

Questa estate siamo stati coinvolti in un progetto internazionale che ci ha portato in 4 paesi ricchi di fascino e di patrimonio storico-culturale: Hidden Mediterranean.

Il lavoro, commissionato dalla ONG CISP, rientra nell’iniziativa CROSSDEV: un progetto co-finanziato dall’Unione Europea che ha come obiettivo quello di rafforzare la competitività turistica delle destinazioni meno frequentate del Mediterraneo.

Abbiamo viaggiato, incontrato enti e culture locali, camminato nei sentieri di montagna, attraversato gli antichi quartieri delle città portuali, assaggiato cibi tradizionali e raccolto tantissimo materiale audiovisivo.

Dall’Italia alla Giordania, dal Libano alla Palestina, 3 settimane di riprese che ci hanno fatto scoprire delle location uniche:

• l’antica città portuale di Aqaba

• il sito archeologico di Umm Qais

• la Via Selinuntina che attraversa la Sicilia

• la Riserva della Biosfera di Jabal Moussa

• i villaggi del Palestinian Heritage Trail

Per ogni luogo abbiamo creato un video di 2 minuti in 4k, disponibili qui per la visione, in italiano, inglese e arabo.

Abbiamo prodotto anche un sesto video che raccoglie le migliori immagini e si struttura attorno a uno storytelling più presente.

Si intitola “Io sono il Mediterraneo” e, tramite un patto di credibilità con lo spettatore, trova proprio nel mare una sorta di testimonial che, in voice over, racconta il patrimonio dei popoli, il senso di uguaglianza e lo scambio culturale.

In questa commistione di immagini, effetti sonori e voice over, si fa uso della tecnica dell’audio binaurale, un metodo immersivo di registrazione tridimensionale.

Il CISP – Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli è capofila del progetto CROSSDEV – Cultural Routes for Sustainable Social and Economic Development in Mediterranean. È un progetto cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Programma ENI CBC Med (2019-2023).

Il progetto, implementato in Italia, Giordania, Libano e Palestina attraverso un partenariato di sette organizzazioni, si propone di utilizzare il turismo sostenibile come strumento per mettere in risalto il patrimonio culturale, storico, architettonico e naturale di aree meno conosciute del Mediterraneo con il fine di promuoverne lo sviluppo socioeconomico.

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